Iperidrosi: meccanismo d’azione e modalità di somministrazione della tossina botulinica

Quando le ghiandole sudoripare di alcune zone corporee funzionano in modo eccessivo si parla di “iperidrosi”.
Le aree più spesso colpite sono ascelle, mani e piedi ed altre zone frequenti sono volto e cuoio capelluto.
La tossina botulinica è un farmaco capace di interrompere temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi che determinano la sudorazione.
Essa viene iniettata per via intracutanea nelle aree di iperidrosi, ottenendo entro 7-15 giorni un miglioramento significativo del disturbo e talvolta la sua risoluzione completa. Il suo effetto dura in media da 5 a 7 mesi e l’applicazione può successivamente essere ripetuta; nel tempo solo il 0,5% dei pazienti si è dimostrato insensibile all’azione del farmaco. (Clicca qui per approfondire)
Una bassa percentuale di pazienti si è mostrato insensibile all’azione della tossina botulinica già alla prima seduta. In Italia l’uso della tossina botulinica è autorizzato per diverse patologie, ma non per l’iperidrosi, a differenza di numerosi altri Paesi.
Nel nostro paese il farmaco, nel trattamento dell’iperidrosi, viene dunque impiegato fuori indicazione e quindi sotto la completa responsabilità del medico che esegue il trattamento.
La letteratura internazionale già da diversi anni è tuttavia concorde nell’indicare questa modalità terapeutica come efficace e sicura anche nel campo dell’iperidrosi.
Tollerabilità
Si tenga presente che, in terapia medica, il collaudo di questo farmaco nelle numerose patologie in cui viene impiegato raggiunge i vent’anni. Usato in modo corretto, esso ha dimostrato un tasso trascurabile di effetti collaterali di rilievo:
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il 5-10 per cento dei pazienti riferisce una modesta riduzione della forza delle mani per circa 15 giorni dopo il trattamento palmare
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Dolorabilità locale
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Possibilità di ematomi e sanguinamento transitorio nella sede di iniezione
L’applicazione alle ascelle è assai poco dolorosa e non richiede alcuna forma di anestesia. Al contrario, a livello palmare e plantare, è necessaria un’anestesia locale e/o una sedazione del paziente
Prima del trattamento il medico puo’ effettuare un test (test di Minor) per verificare l’entità della sudorazione e le zone più colpite in modo da personalizzare le applicazioni; tale test impiega un prodotto iodato, pertanto se avesse allergie allo iodio deve comunicarlo al medico preventivamente.